Questo libro lo abbiamo letto un po’ di tempo fa in e-book, ma lo trovate anche in formato cartaceo ( solo in inglese ) e narra di sette poeti del gruppo mongolo “Beyond the Limits” che hanno contribuito al libro con 250 haiku mischiando un concetto giapponese a delle poesie mongole. Un opportunità per scoprire un po’ di questa cultura di cui sappiamo ben poco e uno sforzo notevole da parte dell’autore nel tradurre in una lingua così diversa delle poesie cercando di dargli il significato più simile e vicino tra loro.
I Poemi parlano di storie di vita comune che hanno a che fare con la neve, i cammelli, i cavalli e le infinite steppe ma anche della taiga silenziosa e delle esperienze dei poeti sia tra paradossi e misticismi ma anche in una società molto a contatto con la natura, spirituale e pura.
La poesia haiku è un’arte, uno dei poeti mi ha colpito con una frase:
“Japanese people consider the frog song as the most beautiful thing. So Japanese people await his song in the spring, like Mongolian people expect the nightingale song.”
la bellezza della natura, il tempo e la vita umana. Ma non solo questo anche malattie e benessere negli haiku stessi.
Sicuramente un viaggio emozionante all’interno della poesia.
Anno: 2004 Casa Editrice: Mijikai Press